Testi filosofici, poesie, considerazioni sparse.
La produzione testuale di Emaskew Lorenzo Cavassa dal 1996 ad oggi.
Stare senza di te è come essere tenuto a forza sott'acqua.
Non respiro.
I polmoni si riempiono d'acqua.
Non respiro.
Attacca il panico.
Non respiro.
Ho bisogno d'ossigeno.
Non respiro.
Ho bisogno di te.
Sopravvivi qualche secondo che ha la parvenza di non finire mai, quindi l'ossigeno comincia a mancarti e vorresti solo tornare in superficie, ma non puoi perché non lo decidi tu.
(Se sto lavorando, parlando con qualcuno, ascoltando musica dal mio iPhone, guardando un film, sono ad un concerto, ad uno spettacolo di teatro, a cena, a pranzo, ecc ascoltare un vocale mi costringe ad interrompere la mia attività, mentre l’anteprima di un messaggio mi fa valutare l’importanza della comunicazione in arrivo e posso decidere se interrompere o proseguire)
(La comunicazione testuale obbliga lo scrivente ad una riflessione su quanto sta comunicando e ad una strutturazione sensata delle informazioni che sta per trasmettere. I vocali sono un flusso di coscienza che Joyce scansati)
(Se mi scrivi e devo ritrovare qualcosa posso usare la funzione di ricerca, se mi mandi vocali mi tocca riascoltarli tutti per ritrovare un’informazione)
(Sento la gente che dice di usare i vocali mentre guida o pedala sulla bici ma sono pericolosissimi perché servono almeno 4 tocchi sullo schermo per mandare un vocale, quindi 4 probabili incidenti.
Se proprio non potete aspettare di arrivare per mandare un messaggio usate piuttosto l’assistente vocale del vostro telefono, che trascriverà per voi il testo SENZA DOVER MAI TOCCARE LO SMARTPHONE!)
(Vogliamo mettere la movimentazione di giga e giga in vocali in ogni istante nel mondo e quanto poco sarebbe pesata la stessa comunicazione se fosse stata scritta?
Ascolta Greta, scrivi i messaggi)
(Millenni di evoluzione della raffinata arte della scrittura e, all’apice della tecnologia comunicativa digitale, torniamo alla trasmissione orale?)
Hai mai fatto un sogno tanto realistico da non saper più distinguere la realtà dalla fantasia?
È inutile che cerchi attorno a te quando non ti conosci neppur fino in fondo.
Idillio e Tempesta non sono due facce della stessa medaglia.
Nuda veritas
And why does the Truth should be Naked?
We have to keep the Truth secretly.
L’incontro avvenne nel giorno della tua venuta ed in me rinascesti ancora.
Ma, inevitabile, continui a negarti la tua stessa natura.
Non accetti ciò che sei, eppur tutto lasci intentato pur di non cambiare.
Vieni a me.
Spogliati da illusioni di millenni.
Lasciati cullare nel caldo vuoto cosmico.
Non cadere nella trappola che l’inconscio ti tende.
Sarebbe rovinoso ed inutile, smarrirsi nei suoi abusi.
Donami il tuo amore.
Dammi il tuo cuore.
La filosofia indaga l'intelletto, la scienza indaga la realtà.
La religione è il conforto per quanti non possono accettare di essere al mondo per una mera casualità.
Il fatto che delle comete abbiano fatto cadere del materiale organico proprio su questo sasso è stata una casualità.
Anche a noi non si è arrivati per uno scopo.
Qual è lo scopo dell'essere umano?
L'essere umano non ha alcun posto nei processi naturali degli ecosistemi.
Ci troviamo dentro, ma se non in maniera negativa non contribuiamo in alcun modo.
Non dico che non sia fantastico, dico solo che non vi è alcuno scopo nell'esistenza dell'essere umano.
Se non esistessimo, al pianeta non cambierebbe nulla, a parte star meglio.
Siamo solo una anomalia evoluzionistica.
Poi è ovvio che da determinate condizioni iniziali non poteva essere altrimenti che si evolvesse il genere umano, quando si arriva a quel che chiamiamo primati, il passo evoluzionistico di favorire determinati geni è breve.
Ma la selezione naturale, l'evoluzionismo, è una teoria dedotta dall'uomo, la nostra intelligenza vi pone all'interno uno scopo, a livello naturale semplicemente accade.
Perseverare nell'osservare la realtà è umano.
Diabolico è scalfirne costantemente la sola superficie.
Quello che ci condiziona, come specie, è il maledetto senso del possesso e l'attaccamento alle cose (nel significato più ampio possibile del termine "cosa") che ci ha portato prima al baratto, poi alla creazione di confini e quindi del denaro.
Come se le risorse naturali della Terra possano essere di qualcuno specifico e non siano invece di tutti, come se il posto in cui uno nasce sia condizionante di ciò che è, senza considerare che viviamo tutti della stessa aria, della stessa acqua e che siamo fatti delle stesse molecole ed atomi e particelle.
Chi ha deciso che le risorse di una certa zona appartengono a determinati individui?
Per quale motivo lo sfruttamento di tali materie prime dovrebbe essere fruttifero per qualcuno?
Chi si prenderebbe l'arroganza di decidere che l'aria sia di sua proprietà e quindi pretenderne un obolo per l'utilizzo da parte degli altri?
Qual è la ragione per cui lo abbiamo fatto con i terreni, i minerali, gli animali, l'acqua ed i frutti della Terra?
Immaginiamo una società in cui il denaro non esista.
Chiunque produca dei beni non avrebbe necessità di farli pagare, in quanto le materie prime non avrebbe dovuto pagarle lui stesso. Sono di tutti, sul pianeta, quindi non serve che vengano "tassate".
Al risvegliar dal sogno
Un cielo limpido
Dopo la notturna tempesta
Il desio di te in corpo
La prima volta nella storia
Non si può scordare
Si arrovellano pensieri
Distratti dal tuo istinto
Cingono d'assedio la mente
Un porto franco
Una maledizione
Un dolce cullarsi
Seguo la tua traccia
Nel sogno del tumultuoso ottobre
Cavaliere errante al tuo servizio